Hartland

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Creata dal cartoonist Rich Torrey e apparsa per la prima volta sui quotidiani statunitensi nel 1985, distribuita dal King Features Syndicate, Hartland è stata una striscia umoristica abbastanza particolare per l'epoca, in quanto incentrata su un bambino di 10 anni, Dave Hart, che affrontava tematiche non propriamente leggere e molto più adulte rispetto al protagonista, come l'AIDS, la morte e la droga, solo per citarne alcuni, il tutto con un umorismo abbastanza surreale.

Questa striscia, realizzata dal suo autore con uno stile sia grafico che nei testi che ricordava molto da vicino la più famosa Bloom County di Berkeley Breathed, vedeva la partecipazione di una variegata galleria di personaggi a partire dai genitori del piccolo Dave, i disagiati Ted e Sally Hart, la signora Blister (la tata del ragazzino), il dottor Joystick, un consulente familiare degli Hart e infine Seech, miglior amico del protagonista.       

Torrey cerca, inizialmente, di portare avanti una striscia moderna che possa, in qualche modo, riecheggiare lo spirito dei Peanuts di Charles M. Schulz, mettendo in bocca a Dave ragionamenti filosofici sulla vita e il mondo che lo circonda. Presto, però, il cartoonist si accorge che questo approccio non funziona, e opta per cambiare decisamente la strip, decidendo un completo reset della stessa.

Da un certo punto, infatti, il piccolo Dave sparisce senza lasciare traccia, e le vicende della striscia si focalizzano così sull'occhialuto Leonard, un perenne imbranato totalmente incapace di avere qualsiasi relazione con il sesso femminile, il quale vive ancora con la madre e cerca, tramite annunci sui giornali, di trovare l'anima gemella.

Con questo nuovo impianto narrativo, Torrey continua la serie senza fortuna fino al 1989, quando Hartland chiude senza infamia e senza lode portando il suo autore dapprima a creare un'altra striscia, Bench Warmers dal 1991 al 1996, e successivamente a lasciare il lavoro di cartoonist per quello di illustratore di libri per bambini.

In Italia, Hartland è stata pubblicata per un brevissimo periodo, su Stars & Strips, piccolo magazine edito negli anni '90 da Masters Edizioni.