Buz Sawyer

 ESCAPE='HTML'

Nel 1943, il disegnatore Roy Crane, creatore delle avventure comico/avventurose di Captain Easy e del suo occhialuto amico Wash Tubbs, abbandonò la striscia nelle mani del collega Leslie Turner per iniziarne una del tutto nuova, mantenendone pienamente i diritti e curarne così la distribuzione in prima persona. Il 1 Novembre di quello stesso anno prende il via infatti per il King Features Syndicate Buz Sawyer, strip incentrata sulle vicende del pilota di Marina John "Buz" Sawyer, coinvolto in prima linea nel pacifico contro le truppe giapponesi, affiancato quasi sempre dal suo amico, il mitragliere Rosco Sweeney.
Dalla mascella quadrata, simpatico e affascinante, sempre pronto all'azione e a menare le mani, il protagonista Buz Sawyer è un eroe tutto d'un pezzo ma dal taglio fortemente realistico, un personaggio adattissimo alle storie descritte da Crane, ideologizzato e dalle sfumature conservatrici, che sarebbero poi aumentate col finire del conflitto e l'inizio della guerra fredda.

Dopo un breve periodo come avventuriero assieme all'amico Rosco al servizio della International Airways, in cui lo vediamo battersi contro avversari come mercenari e contrabbandieri dal taglio caricaturale grottesco, Sawyer entra in seguito nella CIA mantenendo però la divisa della marina militare degli Stati Uniti, e coronando il suo sogno d'amore con l'eterna fidanzata Christy Jamison, da cui avrà un figlio, Pepper. Col passare degli anni, l'impegno militare del protagonista si affievolisce e Crane lo trasforma così, sul finire degli anni '70, in investigatore privato, affiancato da uno staff composto, tra gli altri, dai colleghi e amici Izzy e Go Go.

Le vicende investigative di Sawyer mantengono alto l'interesse dei lettori, anche perchè Crane fa sì che queste si intreccino più di una volta a quelle private dell'eroe, con il coinvolgimento del figlio Pepper (cresciuto e partito per l'Università) e della moglie Christy.
Da segnalare che tra questi comprimari, il fedele Rosco Sweeney, un bugiardo incallito ma al tempo stesso un brav'uomo, divenne così popolare che Crane decise di promuoverlo protagonista delle tavole domenicali di Buz Sawyer, che furono successivamente realizzate da Clark Haas e in seguito da Al Wenzel, suoi collaboratori.
L'atmosfera della serie agli esordi è densa di tensione, suspense ma anche di un sapiente umorismo che l'autore aveva ereditato dalla sua precedente serie e che in Buz Sawyer si mescola perfettamente al quadro narrativo, grazie alla professionalità di Crane, la cui padronanza dello storytelling si fa subito notare, con testi mai noiosi e ripetitivi accomunati da disegni in cui il suo tratto caricaturale, misto all'attenzione per i particolari, diverrà sul finire della carriera uno stile indimenticabile e ancora oggi insuperato che li valse, nel 1950, il Reuben Award dalla National Cartoonist Society. Rinaldo Traini in uno dei pochi volumi pubblicati in Italia dedicati a questa serie, descriveva con poche ma importanti parole la bellezza e il fascino delle tavole realizzate da Crane: "...vi riversò tutta la sua sapienza figurativa arricchita da una raffinatissima tecnica di chiaroscuri ottenuti con colpi di pennello e dall'uso di retini adesivi".
E il termine "sapienza figurativa" non è certamente esagerato se si vanno a guardare le tavole di Buz Sawyer in cui Crane mostra i combattimenti aerei in cui coinvolge il protagonista, tavole in cui egli riversa emozioni, donando al tutto una atmosfera dove il realismo la fa da padrone.

Per non parlare degli immensi paesaggi disegnati dall'autore, o la professionalità con cui tratteggiava qualsiasi mezzo utilizzato dal protagonista, come treni, navi, automobili, o le città dove il nostro viveva le sue avventure. Nelle strisce di Crane vi era la vita, vi era il movimento, e il segno grafico del disegnatore texano lo sapeva cogliere in ogni vignetta.

Col passare degli anni, le strisce di Buz Sawyer si mantengono a un livello qualitativo altissimo, Crane infatti continua a realizzare le avventure del suo personaggio, affiancato da molti collaboratori che lo stesso supervisiona fino al 1960, anno in cui smette di disegnare la serie per problemi di salute sempre più gravi, nonostante la sua firma continui ad apparire in calce alla strip. Alla morte dell'autore, avvenuta nel luglio del 1977, la strip viene continuata dagli assistenti Edwin Granberry e Hank Schlensker, che la continuano per altri dieci anni fino al 1987, anno in cui entrambi si ritirano. A proseguire le avventure dell'ex pilota viene quindi chiamato John Celardo ma oramai la strip ha esaurito totalmente la sua verve e chiude due anni più tardi, il 7 ottobre 1989.

In Italia, dove questo personaggio è poco conosciuto (stessa sorte anche per Captain Easy) le avventure di Buz Sawyer sono state pubblicate su alcuni numeri della rivista "Il Mago", su "Eureka Magnum" e altre collane. Da comprare poi è il volume della Sugar Edizioni, facente parte della collana "L'olimpo dei fumetti", con alcune storie del 1970 e in cui si può ammirare la qualità del lavoro di Crane e dei suoi collaboratori.

Più recente invece, e assolutamente da avere, è un volume edito dalla ANAFI nel 2002 intitolato Buz Sawyer: Alla ricerca di Wild Bill Daniels, in cui è raccolta una lunga e appassionante avventura dell'eroe di Crane pubblicata in origine dal 19 agosto 1946 al 9 Febbraio 1947, dove è presente la vera essenza del personaggio e in cui potrete trovare un dettagliato approfondimento redazionale sulla striscia e i suoi autori.