Nancy

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Il 9 Ottobre del 1922 debuttò sui quotidiani statunitensi Fritzi Ritz, una striscia con al centro una bella ragazza creata dall'anonimo disegnatore Larry Whittington, che vedeva la protagonista sempre intenta in vicende abbastanza frivole e divertenti che delineavano un piccolo ritratto delle giovani donne di quegli anni, praticamente una sorta di risposta a un altra serie di stampo prettamente femminile, ovvero la più popolare Tillie the Toiler del bravo Russ Westover.
Dopo appena tre anni, Whittington decise di abbandonare la serie, che fu affidata a un giovane e talentuoso disegnatore di New York il cui nome era Ernie Bushmiller. Nelle sue mani Fritzi Ritz divenne quello che non era stata con Whittington, ovvero una serie di successo riconosciuta e amata dai lettori grazie soprattutto a molti personaggi che nel giro di poco tempo furono introdotti dal cartoonist per ridare linfa a una strip che sembrava essere stata creata e continuata dal suo predecessore con poco interesse.

Tra questi comprimari, uno in particolare avrebbe cambiato per sempre la vita di Bushmiller e, ovviamente, i destini della serie. Nel 1933 infatti il disegnatore creò Nancy (Zoe nella versione italiana), la piccola nipote della protagonista che da comprimario saltuario si trasformò pian piano nel personaggio principale, finchè nel 1940 la serie non cambiò nome in Nancy, sancendo definitivamente la nascita di una nuova stella del fumetto umoristico. Nancy era caratterizzata dal suo autore come una bambina sveglia e saputella, furba e autrice di idee divertenti e geniali, oltre che capacissima di tenere testa ai coetanei maschi, primo fra tutti il suo amico Sluggo (Arturo in Italia), un bambino col berretto perennemente in testa e che non brilla per grande intelligenza.
Come la definì anni fa Carlo Della Corte in un volume a lei dedicato "Nancy dovrebbe essere una maschietta, diretta discendente delle colonizzatrici dei selvaggi territori del west, che tiene bravamente testa, surclassandoli, ai suoi partner", sottolineando così come questo personaggio vada affiancato ad altri elementi femminili dal carattere forte come la Petronilla di Bringing Up Father o la mitica Blondie della serie omonima creata dal grande Chic Young.
Protagonista di siparietti umoristici che oltre al divertimento fanno intravedere anche un attenzione al voler dare un messaggio diretto al lettore, e una originalità figlia di un modo di fare fumetto ormai scomparso, la piccola Nancy è affiancata nelle sue piccole e semplici avventure quotidiane, oltre dall'amico Sluggo, anche da altri numerosi comprimari. Tra questi sono da ricordare, oltre a Fritzi Ritz, che continuerà a comparire all'interno della serie in un ruolo marginale, il ricco Rollo, un bambino ricchissimo che vive in un immensa villa servito e riverito da numerose cameriere e maggiordomi, e Phil Fumble, fidanzato di Fritzi che tornerà in pianta stabile come comprimario a partire dal 2012.

La serie è stata realizzata da Bushmiller fino alla sua morte, avvenuta nel 1982, con l'assistenza di Al Plastino e Will Johnson. In seguito la striscia è stata affidata a Mark Lansky, a cui è poi succeduto Jerry Scott, che ha completamente rinnovato la strip dandole un taglio moderno che a quanto pare non ha incontrato i favori dei lettori. Dal 1995 sono i fratelli Brad e Guy Gilchrist ad occuparsi della serie, tornando a un livello più classico anche nello stile grafico e molto vicino, anzi sarebbe meglio dire fedelissimo, a quello di Bushmiller. Grazie a loro Nancy torna così a essere una delle strisce di punta della United Feature Syndicate.

In seguito, Brad passa la striscia nelle saldi mani del fratello Guy, che la continua fino al 16 febbraio 2018, quando decide di lasciare per occuparsi di altro. Il 9 aprile 2018, Nancy viene ripresa con un nuovo cartoonist, Olivia Jaimes, che compie un completo reset (grafico e narrativo) della serie. 

In Italia, dove è stata presentata con il titolo Arturo e Zoe, questa striscia è abbastanza nota al grande pubblico, e per ammirare il lavoro del grande Bushmiller è certamente da avere nella propria libreria Due bambini allo specchio-Arturo e Zoe, edito nel 1973 dall'Editoriale Corno.