Brick Bradford

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Creata dallo sceneggiatore William Ritt e dal disegnatore Clarence Gray, e apparsa per la prima volta sui quotidiani statunitensi nel 1933, Brick Bradford è stata una striscia capace di far vivere, al suo interno, differenti generi quali quello avventuroso, western, poliziesco, esotico e, soprattutto, fantascientifico, grazie a un fascino narrativo ancora oggi rimasto ineguagliato.

La serie vedeva protagonista il biondo e aitante Brick Bradford, che nelle sue avventure affrontava criminali e folli scienziati di ogni tipo, intraprendendo viaggi in terre dimenticate in cui incontrava esseri primitivi o rimasugli di civiltà ritenute scomparse come l'Impero Romano, il tutto permeato da testi e disegni capaci di intrattenere il lettore senza mai un briciolo di noia.

In questo contesto, che già promuoveva la striscia come una delle migliori dell'epoca, Ritt e Gray compiono qualche anno più tardi una ulteriore evoluzione, che avrà un impatto indelebile sul mondo del fumetto. I due autori infatti introducono la Cronosfera, una macchina del tempo creata dallo scienziato Kalla Kopak, inizialmente un avversario del protagonista poi redento, che porterà Brick e i suoi amici, la fidanzata June Salisbury, il padre di lei Van Alta Salisbury e l'amico Sandy Sanderson, avanti e indietro nel tempo.

Anticipando di qualche anno la macchina del tempo apparsa in Alley Oop, Brick Bradford presenta così ai lettori storyline appassionanti, come quella in cui il nostro eroe e i suoi amici intraprendono un bellissimo viaggio verso il 70° secolo, per la precisione nell'anno 6938, assistendo alla decadenza e alla rinascita della razza umana in seguito a un conflitto mondiale catastrofico.

E' in queste storie che si scatena appieno la bellezza dei disegni di Gray e il talento narrativo di Ritt, capace quest'ultimo di sbizzarrirsi a più non posso con vicende che riuscivano a fare convivere generi differenti, senza che vi fossero contraddizioni, facendo suo appieno il concetto di "sospensione dell'incredulità".

La serie viene realizzata da Ritt e Gray fino al 1952, quando viene continuata dal disegnatore Paul Norris (anche autore dei testi), il quale la porta avanti con uno stile grafico alquanto legnoso fino al 1987, quando questa viene chiusa definitivamente in seguito al ritiro di Norris.

In Italia, Brick Bradford è stato pubblicato, anche con nomi differenti come ad esempio "Giorgio Ventura", su una infinità di albi e riviste.